Norme per un corretto utilizzo del gas

Il gas naturale (metano) viene portato presso le nostre case attraverso un sistema di reti di distribuzione con tubazioni interrate; si tratta di un gas combustibile, incolore, senza sapore e senza odore, che rispetto all'aria è più leggero.
Al metano, deve essere aggiunto un odorizzante (approvato dal Ministero della Sanità  e non tossico) che ne consenta l'individuazione olfattiva.

 

Informazioni per l'acquisto e l'installazione di apparecchiature a gas

Prima di acquistare, installare, ma soprattutto trasferire apparecchi a gas, sarebbe opportuno consultare una persona qualificata, per accertarsi che gli stessi siano idonei a funzionare con il gas disponibile e che la loro dislocazione avvenga senza inconvenienti e pericoli.
L'installatore saprà  indicarvi se il locale in cui volete far installare l'impianto desiderato risponde alle necessarie prescrizioni riguardanti la destinazione del locale stesso e dell'apparecchiatura; verificherà  inoltre la corretta aerazione e l'idoneità  dello scarico dei prodotti della combustione. Al termine dei lavori, il tecnico dovrà  rilasciare una "dichiarazione di conformità ", che attesti che l'impianto è stato realizzato nel rispetto delle normative vigenti.
Al momento dell'acquisto accertatevi che l'apparecchio sia stato controllato e certificato da enti esterni al produttore e da essi opportunamente marchiato e che l'apparecchio sia idoneo per il luogo di destinazione.
Per qualsiasi intervento di installazione, modifica, ampliamento e manutenzione di impianti a gas, nonché per l'installazione e la manutenzione di apparecchi, bisogna rivolgersi unicamente agli installatori abilitati. Il "fai da te" è assolutamente vietato e sotto certi aspetti molto pericoloso.
L'installazione di apparecchi a gas di tipo tradizionale è vietata nelle camere da letto, mentre nei bagni è consentita solo a condizioni molto limitative e per la sola installazione di apparecchi per la produzione di acqua calda. Eccezione viene fatta per le apparecchiature con circuito di combustione stagno (camera per la combustione chiusa), le quali non assorbono aria necessaria alla combustione dal vano interessato dell'installazione.
Nella combustione del gas viene assorbita una certa quantità  di ossigeno (dall'aria) e vengono emessi i residui prodotti dalla combustione stessa (principalmente anidride carbonica). Se la combustione avviene in un ambiente chiuso è necessario che vi sia l'afflusso di aria dall'esterno, tramite un'apposita apertura di aerazione.
Apparecchiature a circuito di combustione stagno sono impianti dotati di due condotte, parallele o concentriche, che servono per prelevare l'aria dall'esterno e a convogliare i fumi direttamente all'esterno tramite i camini. Per tale ragione essi risultano completamente "isolati" rispetto all'ambiente in cui si trovano, dal quale quindi non prelevano aria. Gli apparecchi stagni in commercio comprendono scaldabagni, caldaie, stufe, radiatori e generatori di aria calda di diversa potenza.
Mentre le cucine ad incasso devono essere allacciate alla presa del gas per mezzo di tubo rigido di rame, o apposito tubo flessibile in acciaio (lunghezza max. 2 m), le cucine a vista possono essere allacciate con uno speciale tubo flessibile (semirigido) in gomma.
Il tubo in materiale sintetico non deve essere sottoposto a sforzi, né collocato in posizioni che possano provocarne deformazioni, rotture o surriscaldamento, deve essere omologato in Italia; non deve superare una lunghezza di 1,5 m e va sostituito entro la data di scadenza stampigliata sul tubo.
Sui contatori del gas non devono essere appoggiati oggetti vari, mentre le tubazioni metalliche, che costituiscono l'impianto di adduzione del gas, non devono essere utilizzate come messa a terra di apparecchi elettrici. Le tubazioni sotto traccia devono essere installate secondo le norme vigenti e possibilmente segnalate per evitare possibili forature o rotture meccaniche. Nel caso di tubazioni sotto traccia, eventuali raccordi e giunzioni delle tubazioni devono essere ispezionabili.

 

Indicazioni pratiche di utilizzo del gas:

  • Chiudere sempre la valvola di intercettazione a valle del contatore o quella di ingresso nell'appartamento, quando non si utilizza per un lungo periodo l'impianto a gas.
  • Non lasciare pentole sul fuoco quando ci si deve allontanare dal locale o dall'appartamento, infatti lo spegnimento della fiamma dovuto al trabocco di liquidi in ebollizione o da cattiva combustione e regolazione del minimo, può essere all'origine di fughe di gas. Questi inconvenienti possono essere evitati nei piani di cottura provvisti di dispositivo di sicurezza (termocoppia con valvola di sicurezza) per lo spegnimento accidentale della fiamma, i quali automaticamente intervengono, chiudendo in brevissimo tempo l'afflusso del gas combustibile.
  • Le caldaie devono essere controllate e pulite secondo le scadenze previste dalla normativa vigente, preferibilmente prima dell'inizio del periodo di riscaldamento, da parte di un tecnico qualificato. Una corretta conduzione consente di mantenere efficiente l'apparecchio, di ottenere significativi risparmi sui consumi contribuisce al rispetto dell'ambiente.

 

ALCUNE DOMANDE E RISPOSTE PER CHIARIRE QUALCHE DUBBIO CHE POTREBBE ESSERE RIMASTO.

1) Quando è necessario chiamare un tecnico qualificato per un'adeguata manutenzione delle apparecchiature a gas?

  • quando si individuano fuliggine, sporcizia o macchie nell'apparecchio o nelle sue vicinanze;
  • quando la fiamma anziché tesa e azzurra, risulta irregolare e/o giallastra - arancione;
  • quando all'accensione si sentono rumori strani non usuali;
  • quando le manopole di servizio non funzionano correttamente.

2) Che cosa invece si può fare per mantenere in regola il proprio impianto a gas?

  • verificare le condizioni di pulizia e garantire una buona combustione degli apparecchi, spazzolando se necessario, i piattelli sugli apparecchi di cucina;
  • garantire l'efficienza delle prese d'aria, che non devono essere coperte o ostruite;
  • garantire l'efficienza dei sistemi di scarico dei residui da combustione, quali camini, canne fumarie, ecc.

Se non si osservano queste precauzioni, si possono verificare conseguenze anche gravi, dovute sopratutto alla formazione e diffusione nel locale di monossido di carbonio (CO). Il CO, è un gas incolore, inodore nonché molto tossico e letale anche in piccolissime concentrazioni. Si forma nella combustione incompleta a causa dell'insufficienza di ossigeno nell'aria del locale stesso (per mancanza di un'adeguata aerazione) oppure per il cattivo funzionamento del sistema di scarico dei fumi.

3) Vi sono alcune avvertenze particolari per chi usa gas in bombole?

  • La sostituzione di una bombola è un'operazione delicata, che va eseguita solo da personale competente;
  • le bombole non devono essere tenute in locali ubicati sotto il livello di campagna, oppure in diretta comunicazione con questi (il GPL è più pesante dell'aria e tende a stratificarsi in basso) e vanno protette dal sole e da altri fonti di calore;
  • in locali di cubatura fino a 10 m³ è esclusa l'installazione di bombole (bidoni)di gas ;
  • in locali di cubatura oltre 10 m³ e fino a 20 m³, si può installare un solo bidone singolo di capacità  non maggiore di 15 kg;
  • in locali di cubatura oltre 20 m³ e fino a 50 m³, si possono installare fino a due bidoni singoli per una capacità  complessiva non maggiore di 20 kg;
  • in locali di cubatura oltre 50 m³ si possono installare fino a due bidoni singoli per una capacità  complessiva non maggiore di 30 kg;
  • la capacità  complessiva dei bidoni singoli installati all'interno di un'abitazione non deve comunque essere maggiore di 40 kg.
  • è severamente vietato tenere bombole non allacciate, vuote o piene o parzialmente piene.

COME COMPORTARSI SE SI SENTE ODORE DI GAS

  • aprite porte e finestre, per arieggiare il più possibile il locale interessato;
  • spegnete immediatamente tutte le fiamme;
  • chiudete la valvola principale dell'impianto o della bombola allacciata;
  • non fumate, né accendete fiammiferi o accendini;
  • non azionate interruttori, campanelli, apparecchi elettrici o telefonici (anche telefono cellulare); infatti una loro eventuale possibile scintilla potrebbe innescare un'esplosione;
  • controllate che tutti i rubinetti degli apparecchi siano anch'essi chiusi e chiudete quelli che non lo fossero;
  • controllate l'integrità  del tubo flessibile dell'apparecchio di cottura e delle sue connessioni;
  • se con queste verifiche non riuscite ad individuare l'origine della fuga o se continuate ad avvertire odore di gas con valvole e rubinetti chiusi, lasciate l'appartamento e chiamate per mezzo di un telefono esterno l'azienda distributrice del gas ed eventualmente i Vigili del Fuoco.